Amare se stessi: come imparare ad accettarsi

Amare se stessi è un desiderio molto comune. Si tratta di un processo lungo, che non ha un vero e proprio inizio e nemmeno una fine. Spesso l’amor proprio viene dato per scontato, ma è il passo più importante per aprirsi a se stessi e agli altri.

Amare se stessi: cosa vuol dire e perché è importante

Amare se stessi non è un concetto astratto, non si significa semplicemente provare sentimenti amorevoli e accoglienti verso di sé. Provare amor proprio implica la capacità di mettere in atto, ogni giorno, azioni positive e concrete attraverso cui prendersi cura di sé.

Definire che cosa vuol dire amare se stessi non è facile. In termini tecnici, si può parlare di un insieme complesso di attenzione e legittimazione dei propri bisogni quali: sonno, giusta alimentazione e ordine emotivo, attraverso uno sguardo amorevole e compassionevole verso se stessi.

Idealmente, invece, questo atteggiamento indica la capacità di trattare noi stessi con una disposizione d’animo positiva. I limiti non sono più qualcosa per cui condannarci, ma aspetti che comprendiamo alla luce della nostra storia o della vita nel complesso. Così, le mancanze sembreranno più lievi nel bilancio complessivo delle proprie qualità.

Ma quindi, amarsi e accettarsi significa rimanere fermi in una zona di comfort fatta di compassione e rassegnazione?

Assolutamente no. L’amore per se stessi è il primo passo per riconoscere ciò che non ci piace di noi, con consapevolezza e volontà di agire verso il miglioramento del proprio essere. Senza però mortificarci, offenderci, odiarci o accanirci nei confronti dei nostri difetti.

Perché è importante amare se stessi

Il percorso per amare se stessi è un viaggio all’interno della crescita personale, che permette di accettare ogni parte di sé, ogni sfumatura, con rispetto.

Imparare ad amarsi in modo profondo può essere molto complesso. Spesso le nostre difficoltà derivano dall’infanzia, quando sentiamo di dover lottare duramente per ottenere considerazione e amore, tanto da reprimere i bisogni. Questo può provocare veri e propri traumi infantili che hanno  un impatto molto forte in quello che è la costruzione dell’identità, ovvero in quel processo che include la consapevolezza di noi stessi e la costruzione della nostra autostima, del comportamento e del carattere, insieme alla capacità di vivere in una maniera sana e integra le esperienze emotive, sentendosi un individuo sicuro e completo. È evidente che se questo processo viene intaccato, in maniera più o meno grave, possono crearsi delle conseguenze importanti su diversi aspetti di noi stessi.

La capacità di amarsi sarà fortemente compromessa tanto più la nostra infanzia sarà stata caratterizzata da situazioni difficili come ad esempio crescere in una famiglia disfunzionale, dove le relazioni erano tossiche, oppure quando siamo costretti a vivere situazioni di forte disagio come assoluta negligenza, maltrattamenti, abusi.

Per questo motivo amare se stessi a volte è molto difficile se non quasi impossibile ma non farlo significa sperimentare sensazioni di bassa autostima, malumore, chiusura, insonnia e, nei casi più gravi, anche depressione. Uno scarso amore verso di sé conduce a un costante sentimento di inadeguatezza e alla paura di non essere abbastanza o abbandonati.

Amare se stessi permette di esprimere al meglio il proprio potenziale, i talenti, i sogni e le relazioni.

Perché è così difficile amare se stessi

Perché è così difficile amare se stessi?

E’ una delle domande più ricorrenti. Parlarne può risultare semplice, ma agire può rivelarsi molto più complesso.

Come abbiamo visto, il concetto di amare se stessi presuppone l’accettazione, il rispetto e il perdono. Ed è proprio la tendenza a criticarsi il cuore di molti problemi che, per tutta la vita, ci pongono in uno stato di continua insoddisfazione verso chi siamo. Tanto da non riuscire a riconoscere nemmeno gli aspetti più piacevoli della nostra persona.

Praticare l’amor proprio è così difficile perché non si tratta di una capacità istintiva e innata, ma richiede esercizi quotidiani che inneschino un vero e proprio percorso di apprendimento. Secondo il filosofo Erich Fromm, l’amore non è un gesto semplice, ma un’azione attiva che dev’essere coltivata e perfezionata, proprio come un’opera d’arte da migliorare e limare ogni giorno.

Anche qui, la domanda sorge spontanea: “come amare se stessi e imparare ad accettarsi davvero?”.

Vediamo insieme alcuni esercizi per riuscire in questo percorso.

Come amare se stessi e imparare ad accettarsi

Amare se stessi e imparare ad accettarsi è un processo, e ogni azione rivolta verso questo obiettivo dev’essere ripetuta nel tempo per essere interiorizzata. Idealmente, si tratta di costruire una nuova abitudine.

Esistono diversi esercizi per aumentare il numero di pensieri gentili che rivolgiamo a noi stessi. All’inizio, trattarci con la gentilezza e il rispetto che meritiamo, può farci sentire a disagio e in imbarazzo, per questo è bene prendersi il proprio tempo.

Ecco alcuni modi per iniziare. ‍

Consapevolezza

Per amare se stessi è indispensabile essere consapevoli di ciò che si percepisce e si prova, svincolati da ogni forma di giudizio. Consapevolezza significa saper ascoltare il proprio corpo e la mente, riconoscendo le proprie esigenze e accettando i bisogni.‍

Integrare corpo, mente, emozioni 

La consapevolezza di sé deriva dall’integrazione della consapevolezza corporea, mentale e delle proprie emozioni. Lo sviluppo armonico di queste tre dimensioni aumenta il senso di identità e accresce l’amore per noi stessi.

Perdonare se stessi

Praticare l’amore per se stessi significa perdonarsi per ciò che non siamo e per i nostri limiti, proprio come faremmo con un caro amico. A volte siamo molto duri nei nostri confronti, ci biasimiamo e ci condanniamo, diventando il nostro peggior nemico.

È importante mettere a tacere il proprio giudice interiore e prendersi una pausa dal proprio sguardo giudicante. Anche quando riteniamo di aver commesso un errore, possiamo usare il dialogo interiore per compiere un passo verso il perdono e per scegliere con quali azioni rimediare.

Imparare a dire di “no”

Se è vero che l’amore per gli altri passa attraverso l’amore per noi stessi, vale anche il contrario. Amarsi significa anche trovare del tempo per sé, stabilendo dei limiti per chi sta intorno a noi.

Va bene dire di “no” alle persone se pensiamo di averne bisogno. Farlo significa mettersi al primo piano ed esercitare il diritto di decidere se impegnarci a favore degli altri, affermando la nostra parità con loro. 

Porre fine alle relazioni tossiche

Amare se stessi significa anche lasciar andare ciò che ci provoca dolore. È una scelta continua, un’azione quotidiana, che non può essere messa in atto se ci si trova all’interno di una relazione tossica, ad esempio con un narcisista o un manipolatore affettivo

Allontanarsi dalle situazioni o dalle persone che compromettono il benessere interiore è il primo passo per iniziare a esprimere se stessi in maniera libera, autentica e sana.‍

Amare se stessi è il primo passo verso la serenità. Impegnarsi in un percorso di crescita personale e di maturazione, quindi, è un vero e proprio gesto d’amore verso noi stessi, che permette di acquisire consapevolezza delle proprie risorse, coltivare la capacità introspettiva di guardarsi dentro e modificare i comportamenti disfunzionali.